domenica 22 agosto 2010

presto


Torno a postare, presto.
Per ora, nel caldo di Milano, nella ricerca delle dita che non trovano più i tasti con la facilità di prima, che non pestano abbastanza forte quei tasti quando li trovano a fatica - ecco, per ora metto qui questo. Che mi scorre dentro tutte le volte che lo leggo come fosse roba geneticamente mia. Come un appunto, come per cominciare di nuovo, ma meglio di prima.

"Appena hai cominciato a leggere mi sono innervosito. Mi pareva di sentire l'inizio di quello che il tuo arci-nemico Bob B. chiamerebbe un buon racconto coi fiocchi. Non ti pare che lo giudicherebbe un passo nella direzione giusta? E non ti preoccupa? anche quel che c'è di divertente nella donna del camion non ha l'aria di quello che per te è divertente. Mi dà piuttosto l'idea di qualcosa che tu credi che tutti gli altri considerino spiritoso. Mi sento imbrogliato. Ti arrabbi? Puoi sempre obiettare che la parentela mi impedisce di giudicare imparzialmente. Difatti mi preoccupa. Ma io sono anche un lettore qualunque. Sei uno scrittore o soltanto uno scrittore di buoni racconti coi fiocchi? Da te non sono buoni racconti coi fiocchi che aspetto. Voglio roba tua."

A parte che negli ultimi anni ho conosciuto più Bob B. che in tutta la mia vita, a parte questo.
J.D., io spero che non comincino a saltar fuori tuoi racconti inediti, haiku, poesie romanzi persino, appunti o altre cose. Spero che non ci sia la mamma di Jeff Buckley a rovistare nei cassetti di casa tua ora. Lo spero ardentemente.