lunedì 11 novembre 2013

It's Time to Breakout (ovvero Lucca e i fumetti)

Sì lo so, Lucca è finita da più di una settimana, ma abbiate pazienza io sono vecchio e lento. 
(tra l'altro è tipo un anno che non scrivo su questo blog - ma mi mancava la neve e ho intenzione di fare arrivare una tormenta)
(poi meglio tardi che mai, no?)

Io a Lucca ci sono stato un giorno solo, schiacciato fra la folla e l'umidità, ma non ho assolutamente niente di cui lamentarmi. Anzi. Io quando vedo i cosplayer mi commuovo e sono felice e per me fa parte di un tutt'uno - quelli intellettuali che comprano solo fumetti pensierosi (io sono uno di quelli che comprano fumetti pensierosi quindi non mi rompete) e quelli vestiti da Principessa Disney che non comprano niente ma a loro modo rendono Lucca quello che è. Odiatemi pure, ma credo che senza di loro Lucca non sarebbe Lucca e tutti, compresi noi autori, ne avremmo da perdere.

Vabbè la faccio breve. A Lucca c'erano i fumetti. Un sacco di fumetti. Fumetti italiani. E per me che ci vivo - letteralmente - di fumetti è stato bellissimo vederlo. Cosa che a San Diego non succede perché a San Diego dei fumetti ci sono solo gli echi - e magari gli autori quelli sì. Insomma tanti fumetti nuovi, tantissimi. E non ho potuto comprare molto, ma quello che ho comprato ne è valso la pena. Come il Corpicino di Tuono Pettinato che non ho ancora letto, ma non vedo l'ora. 



Poi ci sono loro, i tipi di Dr. Ink. Hanno fatto un magazine a fumetti e illustrazioni che si chiama Badass ed è una specie di manuale per diventare tipi tosti e prendere a calci in culo il prossimo invece che farsi prendere a calci in culo dalla vita. La cosa, ovviamente, è provocatoria e non ho intenzione di discutere qui del suo senso né della promozione fatta - quella delle palestre Breakout che ad alcuni ha dato del fastidio a me invece ha divertito (ne parla l'amico Joe Salati qui). Insomma perché ne parlo? Perché io quando vedo qualcuno che ci prova, ci prova davvero, e fa cose belle allora devo parlarne. Dentro a questo Magazine ci sono i disegni che si animano con i fogli di acetato, ci sono le pagine che si aprono come quando eravamo piccoli e un poster con dietro gli sketches e le matite, c'è la tessera della palestra, ci sono i test e pure l'oroscopo, ci sono anche le interviste (a me quella del Pinguino è piaciuta un botto). Il design diventa contenuto qui, la forma si fa significato. Dico sul serio. Per questo credo che sia un lavoro bellissimo. 

E non vedo l'ora di scoprire che cosa si inventeranno l'anno prossimo. Dr. Ink per me è diventato un appuntamento fisso, immancabile. Hanno cominciato con il manuale per allevare un Robottone - geniale. Poi il manuale per diventare una Divinità e iniziare una religion e ora Badass. Sul serio, è come una serie TV con una puntata all'anno. Voglio la prossima stagione, voglio il prossimo episodio e vorrei saperlo prima, ma invece no. Voglio farmi sorprendere da loro. Succede così di rado in questo mondo che non puoi non essere estasiato quando accade.


Non sono sicuro di come fate a procurarvelo se non eravate a Lucca, ma forse lo potete chiedere direttamente a loro:


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